È ormai noto quanto la formazione esperienziale sia uno strumento necessario da affiancare alla trasmissione frontale di nozioni al fine di ottenere un maggior impatto in termini di acquisizione di competenze e modificazione dei comportamenti. I processi di apprendimento, infatti, hanno bisogno, oltre che di un livello di comprensione prettamente cognitivo, anche dell’attivazione di processi emotivi e somatici. Ecco perché diventa necessario individuare forme alternative di formazione e di valutazione che coinvolgano il più possibile il discente e pongano al centro della lezione, più il lavoratore stesso che le norme, gli obblighi o i rischi. I racconti-gioco proposti in questo prodotto (nuova edizione di un volume di grande successo), permettono al formatore della sicurezza di guidare ogni singolo partecipante ad immedesimarsi nella persona incaricata di eseguire i controlli e le ispezioni della sicurezza, consentendogli così di avere un punto di vista esterno, e quindi completamente nuovo, sulla sicurezza. Le 10 storie a bivi, realizzate in PowerPoint®, (8 frutto dell'aggiornamento anche normativo della prima edizione con una nuova grafica più accattivante e 2 completamente nuove), consentono al docente di presentare la storia, guidare la discussione e, attraverso i collegamenti ipertestuali, seguire direttamente il percorso narrativo proposto dell’aula. Questo modello di formazione, che non può sostituire la lezione tradizionale, ha la duplice funzione di ripasso degli argomenti e di valutazione attraverso la discussione. Uno strumento formativo più efficace e interattivo, che aumenta l’interesse e la partecipazione dei lavoratori.
Come funziona
Per mettere in scena i racconti-gioco, il docente avrà a disposizione i seguenti strumenti:
- Breve introduzione, scopo e materiali da utilizzare.
- Presentazione della storia (file in PowerPoint). Prima di iniziare la lettura collettiva della storia a bivi, il docente ne spiega il funzionamento, lo scopo e il tipo di interazione con la classe attraverso questa presentazione. Il docente introduce la storia, il ruolo che verrà rivestito dall’aula, il luogo in cui si svolge la storia, l’evento accaduto e lo scopo da raggiungere.
- Registro di formazione (file in Microsoft Word). Il docente consegna ai discenti questo registro dove sono riportati, in maniera schematica, i quesiti che saranno posti durante la lettura della storia. Ogni discente utilizza il registro per prendere appunti e dare la sua risposta; ogni risposta corretta attribuisce un certo numero di punti, al termine della storia sarà possibile verificare, in base al punteggio totale ottenuto, il livello di preparazione raggiunto.
- La storia a bivi (file in PowerPoint). Il docente sarà la voce narrante e al termine di ogni paragrafo dirigerà la narrazione seguendo le scelte o le risposte ai quesiti proposti dal testo alla classe. Compito del docente sarà anche quello di spiegare e contestualizzare il testo del paragrafo, in occasione di quesiti offrire un ragionamento o spunti di riflessione alla classe, così come i chiarimenti alla lettura delle risposte.
Con le illustrazioni di kenfalco
UTILIZZO DEL PRODOTTO
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10 storie a bivi composte da: introduzione in pdf - presentazione storia in PowerPoint - registro e relativa soluzione in doc - storia a bivi in PowerPoint
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